Ho due figli polemici. Lo ametto. I gemelli sono degli esperti di discussione. Hanno 7 anni e argomentano di uscite serali, scelte di film e di cinema, ristoranti, quando fare i compiti, quando andare a dormire, sulle scelte della cena, del pranzo e della colazione, sui miei vestiti, sui vestiti del padre. Hanno la loro opinione su tutto e me la devono comunicare.
Sopravvivere dal momento che hanno preso la parola… è stato difficile, ma non impossibile.
Anche la polemica arriva con l’esempio
Ero già abituata alla polemica dell’IngBonzoBabbo, dotato di oratoria da maratoneta fino all’ultima parola. Come spesso mi ricordava la NonnaBuona, mia suocera quando ricordava le infinite discussioni per farlo mangiare. Non c’era parola o promessa o lusinga che funzionasse, tanto che lei si era arresa subito. E fino a 13 anni il Professore non ha mai mangiato pasta con le verdure.
I gemelli sono figli di cotanto padre, la polemica scorre loro nel sangue… chissà se hanno mai mappato il gene del “voglio avere l’ultima parola”.
La penultima parola conta!
Il trucco per vincere queste discussioni infinite senza lanciare piatti contro il marito o minacciare biecamente i due gemelli delle peggiori punizioni è (al via della maratona oratoria) iniziare mentalmente il mio mantra “lascia stare, lascia stare, lascia stare…” impormi la calma totale e sentirmi distaccata dal contesto.
Confesso che a volte, capito l’argomento e dove vanno a parare, manco ascolto. Anzi capita spessissimo.
Quando si accingono a sferrare l’ultima parola, io chioso “tanto facciamo come dico io!” al che le risposte vanno avanti anche per 10 minuti.
Eppoi “Andiamo su”
E loro obbediscono, per la maggiorparte delle volte, mugulando, capricciando e lamentandosi.
Le mie orecchie però sono capriccioresistenti, ho le fette di salame interne.
Ho fatto così per 10 anni col marito, faccio così con i figli. Certo a volte sbotto, a volte lancio per terra qualche cosa. A volte grugnisco o la butto sul ridere… ma la maggiorparte del tempo cerco di ricordarmi che imparano dall’esempio e se cedo e rispondo non impareranno mai che esistono i limiti reali e concreti delle regole dei genitori.