E luglio scivola via

Nanùzz scava da solo una buca e gioca con la sabbia, sotto al sole di fine luglio, quando la nostra vacanza a 4, senza l’IngBonzoBabbo, sta per finire.
Sono stati 10 giorni solari, grigiastri e spesso ventosi; sono stati momenti intensi di vita familiare, di gelosie esplose, di capricci intensi e di coccole silenziose.
Abbiamo fatto moltissime cose per goderci San Felice Circeo e il suo parco nazionale, che vi racconterò presto. Siamo stati in piscina spesso perchè cosi era più facile rilassarmi, mentre nuotavano davanti a me senza richiedermi la qualunque.

Ho compreso, letteralmente da cum prendere, a tarda notte quando in 3 nel lettone, la mia schiena reclavama la sua esclusività sul materasso, che spesso come madre concedo molto, forse troppo. Che soffocata dai sensi di colpa e superprotettiva, cerco di colmare i miei buchi neri con dei si incoerenti    Che confondono, loro e anche me. Il loro sguardo perso di fronte ai no non attesi è stato un bagno di realtà.
La mia maternità utopica, quella tutti sorrisi e coccole, si è infranta sugli scogli, la risacca ha lasciato una donna esausta e in affanno. I Bonzi hanno immensamente bisogno di me, ma non cosi non ombra di un sogno vecchio di generazioni meridionali, tradito da tutte le donne che lo hanno attraversato.
Ho corso molto nell’ultimo anno, ho inseguito obiettivi importanti, intravisto sprazzi di lavoro interessanti, ho amato le mie idee creative, ho iniziato a disegnare l’Arianna che sono. Ma mentre focalizzavo, realizzavo e scrivevo, mentre cresceva Arianna, cresceva anche il buco nero delle mie assenze anche solo mentali.
E cosi Luglio scivola via lasciandomi a mirare un orizzonte pieno di sole e di nuvole. Non so cosa c’è oltre, sono curiosa di scoprirlo per me, per la mia famiglia c’è sicuramente più certezza e realtà, ci sono i limiti giusti e le regole condivise.
È stato un periodo di silenzio (il wi-fi rotto!) pregno di consapevolezze.
È stato un luglio di chiacchiere a tarda sera con le vicine di casa, le mie nonne, sedute fuori di casa a chiacchierare al fresco della sera, immagine infantile del mio Paese.
Il mio piccolo luglio, prezioso, scivola via tra gli spaghetti alle ‘gongole’ e corse dietro a Nanuzz, di grandi tornei di carte e docce fredde.
E luglio scivola via con le sue palline…

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Arianna

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