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La domanda mi è sorta spontanea quando è arrivato l’IngBonzoBabbo al mare venerdi scorso, per il tanto sospirato periodo di vacanza in famiglia, e? E c’erano troppe parole, un po’ di nervosismo trattenuto, un senso di ribellione interno che premeva. Insomma invece di abbracciarci sul lungomare al tramonto roseo di una sera d’estate, confessiamolo, c’era lo spaesamento da convivenza quotidiana.
Della serie… e adesso? Adesso devo decidere con lui? Tutto? Ma che davvero?
Ebbene si, tutto ma proprio tutto. Mio marito è sicuramente un ing. vero, nel profondo, deve protocollare il mondo, compresi noi 4 che fino al giorno prima decidevamo tutto all’ultimo minuto, stavamo senza scarpe e con i piedi neri, mangiavamo rilassati senza badare troppo alla forma e facevamo le ore piccole in 4 sul lettone.
Noi che siamo Zingari dentro l’anima e fuori nel corpo, che in vacanza giriamo in ciabattine tutto il giorno, che Bonzetta ci va anche in bicicletta, noi che dormivamo fino alle 5 eppoi “che facciamo mamma?” e via liberi.
Un ossimoro familiare ci si è presentato sabato mattina, quando l’IngBonzoBabbo ha stilato il planning del prossimo mese, mica nel dettaglio del minuto ma quasi quasi… e noi 4 ci siamo guardati nelle palle degli occhi stralunati.
Quei miei figli sperduti e spersi nei meandri della zingaraggine della madre, che sarei io, si sono subito buttati sul carro della logica e delle certezze. E hanno protocollato anche loro. Tranne Nanuzz, e ti credo ancora non parla.
Gli altri due, i fetenti, ehm no, i gemelli hanno subito sfoggiato un sorriso enorme e si sono sentiti rassicurati, ora sanno cosa faranno per i prossimi 30 giorni.
Io invece mi sono sentita ribelle, in vena di un flash mob, di un guerrilla marketing, non so sparigliare il planning. Insomma sono diventata dispettosa. Polemica.
Mia madre si aggirava cercando la mediazione e dandomi gomitate nello stomaco appena esageravo. E così niente scenata madre.
L’IngBonzoBabbo ha ovviamente ignorato le mie proteste trattenute e i miei dispetti, con un planning apposito di litigate. No scherzo, ma neanche tanto.
Poi stamattina, due giorni dopo, ho aperto gli occhi e lui era lì accanto a me, dormiva. E l’ho guardato con le farfalle nello stomaco, con tenerezza e con amore.
Mi sono chiesta se ero la follia mentale che tanto si denuncia in famiglia avesse colpito me, se fossi diventata schizzofrenica.
Invece mie care signore, no. Tutto normale.
La risposta è che insieme ai traslochi, agli abbandoni e alle morti anche la vacanza stressa, e la coppia va in crisi i primi giorni di convivenza, per abituarsi di nuovo a stare sempre insieme.
Lo dicono gli esperti, una marea di articoli della stampa nostrana e dei blog. Pare che ad agosto ci sia un vero e proprio boom di separazioni.
Per evitare di cadere in crisi comunque basta poco, autoironia e aspettative umane, non potete rinnovare la luna di miele, ma magari una cenetta a due ci scappa, un bagno da soli. Ricordatevi che discutere è positivo, se fatto costruttivamente, e ritagliatevi uno spazio per voi in vacanza, siete in due dividetevi i piccoli e magari scappate dal parrucchiere, leggete un libro, correte.
A settembre tornerà la routine, quella che assorbe noi coppie e non ci lascia spazio, godiamecelo adesso. Così come siamo con i nostri difetti e i nostri pregi, e i suoi difetti e i suoi pregi. Il principe azzurro non esiste, magari è giallo o verde, ma lo abbiamo scelto noi che non siamo principesse, ma impiegate, dirigenti o casalinghe.
E buone vacanze.
Quindi no, la coppia non scoppia, ondeggia, barcolla eppoi decolla.
Domani si va in montagna, appennino romagnolo… passeggiate, aria pura, festa di paese e molto altro… non ricordo, il planning mi sfugge, ma vi terrò informate!
Arianna