Ci sono pezzi di memoria, indefinibili altrimenti, perchè hanno i bordi sfrangiati e sanguinolenti, sbattuti lì da qualche parte. Hanno lo stesso colore rosso di allora. Il tempo non può sbiadire l’acceso del colore, non ne ha la forza.
E’ volgare, è un insulto, una bestemmia di memoria, rimasta lì, arcaica e bestiale. Nessuna rielaborazione del vissuto ci ha lavorato.
C’era una volta una donna, innamorata del marito. C’era una volta una bambina innamorata di suo padre.
C’erano una volta due donne e la notte oscura di coperte sulla testa che non attutivano le urla e di mani che colpivano ferendo.
C’era una volta una famiglia che negava l’evidenza di lividi e dolore, che negava l’autorizzazione a fuggire da quell’inferno.
C’era una volta anzi c’erano molte di lacrime che bagnavano quel cuscino di bambina, di paura e panico nutrite. Di vergogna acconciate.
C’era una volta la tolleranza ipocrita di “compatire un uomo malato”, perchè cosi si giustificava la mano alzata, l’occhio pesto. E si chiudeva la porta alla verità.
C’era una volta la vergogna di una bambina per un padre che menava, una madre che non fuggiva preda di accuse arcaiche. Una bambina che ha ancora quel pezzo di memoria tra le mani che sanguina.
C’era una volta un padre, violento. Un padre che era papà e amore per le due donne. Un padre che è uscito da questa storia. Lasciando scie di pezzi, sanguinolenti e dolorosi.
E lo terrà sempre.
Il suo fardello di violenza, amore e vergogna.
C’è, oggi, un mondo che celebra oggi la Giornata Internazionale della Violenza contro le Donne, perchè i numeri dei femminicidi e delle donne abusate rimangono altissimi, ci sono programma preventivi, programmi educativi e campagne di comunicazione programmate.
Ci sono moltissime azioni in corso, organizzazioni che aiutano le donne.
Ci sono le donne, paralizzate dalla colpa, dalla vergogna. C’era una volta una bambina, oggi una donna con un pezzo di memoria.
Vi ho raccontanto una storia, che si sta risolvendo oggi, perchè la protagonista ha avuto coraggio.
Dedicato a Maria, donna a pezzi, che da poco sta rimettendo insieme.
Arianna
Spesso la chiave di volta/svolta è il coraggio. Buon proseguimento di vita a chi ha lottato e lotta con grinta e non senza qualche difficoltà. Buon pomeriggio Arianna!
Non riesco davvero ad immaginarlo. Credo che sia un po’ questo il punto. io mi dico: eh no, non lo accetterei mai! Eh no, non starei li a prenderle. Eh no, io denuncerei subito. Eh no, io scapperei.
Ma credo che sia superficiale pensarlo, perché certe cose se non le vivi non puoi capirle davvero.
Grazie per questo post, è davvero giusto parlarne il più possibile.
A volte si prendono anche per punirsi. Parlo della storia che racconto. Il brutto segreto era tutto lì, nel non riconoscersi valore fino in fondo da uscire da quella situazione.
Arianna
PS alla fine ce l’ha fatta