Have Yourself a merry little Xmas cantava Frank Sinatra. Regalati un buon Natale in parole povere ma belle, perchè la bontà delle feste con noi stesse, è il presente migliore che possiamo donare a noi, alla nostra famiglia e ai nostri amici. Il mio avvento è semplicemente questo, prendermi cura di me stessa.
Giorni fa osservavo con distacco snob i mille calendari dell’avvento horribilis in giro sui social, ragionavo su quanto sia difficile per me mostrare le mie creazioni, e si sono una creativa timida, e soprattutto pensavo a quale progettone costruire per lanciare il post della svolta, quello che vincenva IL CALENDARIO DELL’AVVENTO Award 2015. Insomma il Calendario dell’avvento finale. Dopo il mio, Gesù Bambino l’anno prossimo si rifiuta di nascere ancora, insomma.
Mentre sragionavo così, mia figlia mi ha guardato le pagnotte, no anzi, i piedi.
Mamma, sembrano i piedi di Frodo
Ha datto alle mie estremità dell’hobbit. Quei cosi tappi e racchi, con dei calli da stivale da cacciatore. Per lei era un complimento, per me è stato un colpo nello stinco. Dolorosissimo.
E mi sono vista hobbit nella Valle.
A Natale siamo tutti più buoni con gli altri! E con me stessa?
I miei poveri piedi, torturati da camminate a passo forzato casa-scuola-lavoro e ritorno, frettolosamente rinchiusi in scarpe basse, in stivali bassi, senza mai un tacco, una decoltè, senza mai i miei amati sandali Sergio Rossi o le mie Prada, riposte nelle scarpiere, da rimirare a tarda notte, quando a volte l’insonnia mi regala aspirazioni da discoteca, ancora una volta.
I miei piedi, tanto amati, che mi accompagnano dappertutto, che mi portano da sempre dove voglio, che non mi hanno mai dato una delusione. Quanta cattiveria stavo facendo loro, nella secchezza di una pelle stanca, nelle unghie mai smaltate per non perdere tempo, nel tagliarle cortissime, che è più veloce, nel non amarli donandogli bellezza, gratitudine e la bontà di prendermene cura, se non curo chi mi sostiene, mi supporta e mi porta, come posso farlo con me stessa, con tutta me stessa.
L’Arianna che si pettina velocemente, si veste curata ma dai colori scuri e non si trucca. Quanta poca bontà verso il mio essere donna, verso il mio aspetto. Non è stata una cattiveria intenzionale. E’ stato sicuramente lo scarso tempo, l’alibi perfetto a trascurare una parte di me che mi diverte così tanto il curarmi.
E ho deciso che questo avvento lo dedico ad essere buona con me stessa, a concedermi un lungo bagno, una pedicure, una manicure, a truccarmi ogni mattina, a mettermi la crema ogni sera.
Ho iniziato con un lunghissimo bagno, da sola. Mio marito è stato contento della mia decisione, è un regalo anche per lui vedermi bella, vivermi serena.
E ogni giorno sono buona con la mamma stakanov che c’è in me, mi concedo 5 minuti davanti allo specchio, 2 minuti in più davanti all’armadio. Non tolgo tempo ai figli, alla famiglia, dono loro una mamma bella, che si sente tale.
Domenica sono andata a fare la spesa mettendo la cinta sopra la giacca invernale, alla moda. Ero contenta come una bambina. L’ho fatto semplicemente esplorando il mio guardaroba e abbinando due elementi che già avevo, più una sciarpona morbida. Ero in jeans, ma mi sentivo bene.
A Natale siamo tutti più buoni con gli altri! Davvero?
La magia delle feste mi contagia sempre, sorrido meravigliata, indosso cappelli natalizi appena entrata in casa, sono sicuramente più buona con gli altri, è un piacere col sapore di dovere. Quasi mai sono buona con me stessa, però, penso sempre a come rendere speciali le feste per chi amo. E finisco all’angolo dei miei pensieri.
E’ l’atmosfera natalizia, amiamo gli altri appassionatamente, perchè non noi stessi? Ci da la forza di fare del bene e spargere gioia intorno senza forzature.
E domani rossetto! Perchè sono sempre #diversamentefiga.
Arianna
Bravissima condivido! Io, che stamattina sono in ufficio in jeans e scarpe da ginnastica, tutta scarmigliata e senza nemmeno un’ombra di mascara 🙁
Sei casual professionale, insomma! L’importante è che la scarmigliatezza sia ricercata!