La frittata alta di zia Maria

Una ricetta veloce per un pranzo o una cena completa, per un picnic all’aria aperta o come antipasto dal sapore familiare: la frittata alta di Zia Maria, apprezzata da tutti grandi e piccini. 

La mia è una cucina grande, affollata di cose, attrezzi, odori, giocattoli e libri. E’ un ambiente vissuto, intimamente, ci mangiamo, ci giochiamo, ci studiamo e ci lavoriamo. Viviamo la cucina ad ogni ora del giorno e della notte.

E’ stato naturale 4 anni fa quando abbiamo scelto questa casa, innamorarci di questa cucina. Il camino, la finestra sul cortile interno di palazzi e chiese antiche. Il cucinare in questa sala è bello, caldo e divertente. A volte anche un caos, circondata come sono dai 3 bambini desiderosi di aiutare o di distrarmi. Che le loro priorità non sono mai le mie.

Piano piano abbiamo cucinato pane, pizza fatta in casa, polpette ma soprattutto una cucina così familiare mi faceva sempre pensare alla frittata di zia Maria, la mia carissima e affettuosa zia, volata lassù quando aspettavo Nanùzz.

Ho pranzato e cenato da mia zia innumerevoli volte, perchè vivevamo attaccati a lei, che ci controllava durante il giorno, perchè lei come prima figlia era un po’ la mamma di tutti noi zii e cugini che ci fermavamo lì, perchè non era Natale se non da zia Maria.

Mia zia era la nonna per tutti, anche per  i suoi stessi fratelli. C’era sempre un piatto caldo per tutti a casa sua, parenti o amici dei figli o dei nipoti. E perchè dei Paesani no? Anche ovviamente. Quanta gente è passata a casa di zio Ciccillo e zia Maria. Arrivava, si accomodava e mangiava, chiacchierando.

La cucina di zia era grande, accogliente ed ospitale. All’angolo di quel tavolo tondo sedeva sempre mia nonna, malata, accucciata lì coccolata dal marito e dai familiari.

Ecco perchè anche nella mia cucina non poteva mancare la frittata di zia Maria, non mi farebbe casa. Cucinarla è raccontare ai miei figli il mio passato, la loro famiglia, anedotti su persone importanti per me che loro non potranno conoscere mai.

La frittata di zia Maria è un viaggio nella mia infanzia, nei sapori semplici di altri tempi, negli abbracci fugaci di due nonni scomparsi troppo presto, è una passeggiata col gelato vicino a mia cugina, quella che era più grande e giù fidanzata.

La frittata di zia Maria è densa, alta e odorosa di memorie. Difficilissima da rifare, almeno per me. La perfezione l’abbiamo raggiunta in due anni. C’era un segreto…

La ricetta

Ecco cosa mettere, tutto insieme, in una cuccuma:

  • uova,
  • pangrattato (l’ingrediente segreto),
  • parmigiano
  • sale qb
  • un pizzico di bicarbonato (ingrediente segreto numero 2)
  • patate o zucchine o carciofi 

il tutto deve essere molto denso quando viene mescolato, altrimenti si sgonfia appena cotta, è matematico. Per le quantità tutti noi andiamo ad occhio, il che non aiuta i principianti della frittata, Prendetela come una sfida fino a raggiungere il risultato desiderato.

Dopo aver mescolato insieme gli ingredienti procedere a cucinare come fare le classiche frittate, girata compresa.

Resterete meravigliati di come tiene lo spessore, e soprattutto di quanto è bona.

Tempo di cottura: oddio non l’ho mai cronometrato.

Io ci metto anche un po’ di latte, come tocco personale, la rende più dolce.

Buon appetito!

Per la festa della mamma 2016, questa ricetta partecipa al contest Un brunch per la Festa della Mamma, lanciato dal Caffè delle Mamme! Alla fine ci sarà un Pdf gratuito scaricabile con tutte le ricette 🙂 

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Arianna

 

Arianna

5 pensieri su “La frittata alta di zia Maria

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