Tesi, antitesi e sintesi di una fine e un inizio anno soleggiato e caldo, con la pelle idratata dai sogni di un alba e un tramonto calibrate sulle 12 ore, con i capelli liberi al vento dell’equilibrio che il distacco dall’usuale regala e con i piedi scalzi nella sabbia scura delle origini vulcaniche dell’isola caraibica dove sei.
L’alba del nuovo anno, ci ha colti assonnati, nel buio perfetto di una collina sporta sul nord dell’isola più bella del mondo, a guardare i fuochi d’artificio che si rincorrevano tra golfi, penisole e piccoli villaggi. Abbiamo brindato con una birra locale dal sapore insapore e ci siamo abbandonati a un altra notte di riposo.
Il nulla sembrava albergare nei miei pensieri, un niente di tutto riposo. Non era una mancanza, era una pausa lunga dal resto, pesante, responsabile e vitale resto. In quel vuoto assoluto mi sono coccolata e beata per 19 giorni. Per godermi i miei figli e mio marito. Solo noi.
Siamo stati a Saint Lucia, ospiti di una piccola pensione arroccata sulla capitale Castries, di cui voglio raccontare nel dettaglio, perchè merita veramente la spesa aerea. Il classico #Nataleaicaraibi, da cinepanettone, si o forse anche no.
La chiamano la Elena delle piccole Antille, una parte del nostro cuore e casa. Semplicemente così con persone che conosco da sempre o quasi.
E’ stato un viaggio leggero e colorato del sorriso dei miei figli e della loro abbronzatura selvaggia, dei riflessi biondi nei loro capelli, della gioia espressa per una torta orrenda per il loro compleanno, per quello del loro Babbo, per il nostro anniversario di nozze.
Chi segue i canali social della BonzoFamily ha visto la meraviglia delle foto, la luce naturale che rende superfluo qualunque filtri per delle foto meravigliose. Per chi fosse curioso spulciatevi la pagina facebook o Instagram e scoprite la meraviglia di Santa Lucia.
Siamo tornati al freddo, il gelo di Roma in questi giorni ha congelato anche me.
Ma siamo tornati, meglio io sono tornata e voglio che questo anno sia speciale, visto che è partito così.
St Lucia con i Bambini
Il viaggio aereo oltreoceanico è impegnativo, passiamo di solito da Londra o da Parigi e Martinica dotati di tablet, film, cartoni e libri, oltre che pennarelli e carta, passando per i giochi portatili (Forza 4 per esempio).
Poi però atterri nel caldo dell’estate, con una luce che la tua pelle riconosce subito come sana e rinasci in 2 minuti. Quando si apre il portellone dell’aereo sei semplicemente a casa.
Santa Lucia offre spiagge sabbiose, non sognate le Maldive, è un’isola oceanica indi sono nere, lunghe battigie e piccole insenature dove pgni bambino può fare il bagno. Inoltre ogni albergo sulla spiaggia è aperto al pubblico basta pranzare a bordo piscina… e costa anche poco.
La spiaggia più adatta ai bambini è su Rodney bay, con un fantastico parco giochi in acqua alla fine e la possibilità di fargli fare snorkelling come un sommozzotare.
L’isola si gira in macchina in una giornata e si possono visitare le punte dei due ex vulcani i Piton, camminare nell’unico drive in volcano della zona. Nel sud dell’isola si possono ammirare le cascate del miglior giardino botanico del mondo a Soufriere, dove ha casa anche Madonna.
A Santa Lucia i bambini sono accolti con amore e infinita pazienza, è una Nazione giovane con un alto tasso di natalità, loro sono il futuro.
Infine… alla Befana la capitale Castries di veste di festa ed ballano tutti in strada.
Per muoversi consiglio di affittare una macchina, i bus locali sono comodi ma capire il sistema di trasporti per 15 giorni può essere complicato.
Ma un bagno a Marigot Bay dove i pirati si nascondevano… vale la pena con il tramonto sulla nave dei Pirati.
Arianna
NON HO PAROLE! 🙂