Come si vive a Roma con dei bambini? I Bonzi vivono al centro di Roma, una città sempre più difficile, sempre meno a misura di persona. Però una città ricca di possibilità divertenti e luoghi magici da scoprire. Vi raccontiamo la grande Bonzezza!
Come si vive qui? Mi è capitato di sentirmelo chiedere, ieri, da un turista americano con 4 figli, che volevano una banana al centro di Piazza Argentina e non sapevano dove chiederla. Dopo avergli indicato il mercato di Campo de’ Fiori, abbiamo fatto un pezzo di strada insieme. “I can’t live here.” ha esclamato, guardandosi intorno e mi ha chiesto noi come facessimo a far crescere qui 3 bambini fra la folla e la confusione. That’s Rome baby!
E la sera prima, una mia amica mi ha fatto la stessa domanda, dopo aver perso 1 ora per trovare parcheggio. Stressata e stanca, è arrivata a casa nostra e non se ne è andata, solamente per il grande affetto che mi porta. That’s Rome baby!
Ma come viviamo noi bambini al centro?
Tommaso, Flavia e Lorenzo mi hanno guardato con i loro occhioni spalancati! Ma noi “Viviamo bene mamma”, nonostante le buche, il traffico e i gran casini delle manifestazioni. Confesso che sono stanca di leggerne solamente male. Perchè noi:
- Viviamo immersi nella storia, circondati dalla Repubblica e dall’Impero Romano, dalle Chiese del Rinascimento, incastonati nei vecchi vicoli del Ghetto romano, quello in cui alle 18 chiudevano le mura per tenere dentro i Giudei. Qua dietro Bruto e Cassio hanno ucciso Giulio Cesare. Viviamo in un luogo dove nella cultura ci inciampi. Non devi cercarla, ti capita.
- Possiamo uscire e semplicemente passeggiare per raccontare le favole e i miti più coinvolgenti dall’Isola Tiberina a forma di nave al Marco Aurelio che si staglia sul colle Campidoglio e quando cadrà Roma non esisterà più. Piove? Ci sono millemila musei da visitare e molti luoghi in cui sostare.
- Vivere in centro un’opportunità incredibile per i bambini, per conoscere, per crescere sotto lo stimolo continuo della storia, delle possibilità di fare cose speciali come passeggiare al Teatro di Marcello come altri bambini vanno al parchetto dopo scuola, oppure ascoltare Madama Lucrezia, narrare la sua storie, come una delle statue parlanti che raccontava le pasquinate!
Ultimamente, però, il centro di Roma sta diventando sempre più turistico, sempre meno a misura di viaggiatore e più mall americano all’aperto (intendo per la pacchianeria). Ti giri e ovunque hai questi orrendi souvenir che trovi da Praga a Canicatti, questi negozi last minute che montano in 24 ore e smontano in altre 24, dove non c’è la cura dell’artigiano, non respiri le tradizioni di una città millenaria. Soprattutto si mangia male, anzi malissimo. Sono sorte ogni tipo di gelateria, friggitoria, pizzeria, estrattoria, centrifugheria, dove la qualità è sottoterra, il colesterolo fa le ole e l’igiene non è pervenuto.
Però esistono ancora realtà artigianali da segnalare, ristoranti buoni dove mangiare piatti romani senza lasciarci le rate per 24 mesi e realtà culinarie d’elite. Esistono gelaterie storiche dove raggiungi l’estasi semplicemente gustando un cono.
Esiste ancora una Roma, magica, solare e scanzonata da incontrare e da amare, anche se sempre meno conosciuta. Meno amata.
Vivere al centro di Roma con dei bambini crea molti disagi, ma sono di più le opportunità che i compromessi.
Ve la voglio raccontare questa Roma, la mia Roma, la nostra Roma. Lo farò qui con Tommaso, Flavia e Lorenzo e a volte lo farò su Le Nuove Mamme di Roma. Vi racconteremo della Grande Bonzezza.
Lo farò con l’amore che porto da sempre con me per queste piazze, per queste strade e per queste persone, che la vivono.
Dove mangiare, dove fare la spesa, dove giocare, dove passeggiare… dove Roma è ancora bambina.
La migliore gelateria di Roma
Dietro al Ministero della Giustizia, nascosta da alcuni vasi c’è la migliore gelateria di Roma, Pica. Un locale vecchio negli arredamenti a gestione familiare, il padre Alberto Pica, il titolare il Sig. Gelato di Roma è deceduto lo scorso anno, con grandissimo cordoglio di tutta la Capitale.
Un locale dove entrare vuol dire conoscere la signora Pica alla cassa, lì da sempre. Non te la immagini con una casa e una famiglia. La vedi sempre e solo, lì, accanto al frigorifero, poggiata sul suo gomito, che chiede ai bambini come stanno.
Il gusto più famoso? La Manna, inventata da loro. La specialità? Le granite e i cremolati di frutta di stagione.
Non è su internet, si fa pubblicità col passaparola. Imperdibile, leggete le recensioni su Tripadvisor.
Pica la trovate in Via della Seggiola, 12, 00186 Roma
Prezzi: i coni e le coppette partono dai 2 euro e sono abbondanti anche i piccoli. A Roma poi non si paga a gusto e la panna è gratis!
Non in tutte le gelaterie danno la panna gratis e molte fanno pagare a numero di gusti, anche in centro 🙂
Grom ti fa pagare la panna, ma non è una gelateria artigianale di tradizione romana, cosi come quelle che ti fanno pagare a gusto. Buone lo stesso, comunque!
Però Pica è Pica
La conosco, ma non è la mia preferita 🙂
Grom non lo so come funziona perchè non assicurano la non contaminazione dei gelati quindi non potrei andarci per ovvi motivi 🙂
in generale, ne conosco diverse che fanno pagare qualche centesimo la panna, non è la fine del mondo, ma ci sono 🙂
un bacio