La Guida definitiva al calendario dell’avvento. Un delirio natalizio

Vuoi asfaltare la mamma perfetta, quella dei lavoretti impeccabili? Che aspetti a cliccare? ti svelo il segreto per realizzare un calendario dell’avvento accantivante ed emozionale. Quello definitivo.

La guida definitiva al Calendario dell’avvento è… quella che non c’è. 

Perchè in fondo, a casa mia le cose vanno così.

Dopo 20 giorni di smaronamenti social di idee originali per il calendario dell’avvento, ieri sera ho realizzato che

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Me lo ero completamente dimenticato!

Lasciando stare i millemila sensi di colpa di #mammdegenere che mi hanno subito assalito al galoppo, mi sono anche compiaciuta ‘na cifra con me stessa per non aver ceduto, anche quest’anno, al post acchiappa clic del calendario dell’avvento fatto da me.

Che o sei una stilysh designer o ormai con i meravigliosi esempi di tutorial su Pinterest (cliccaci sopra per scoprire le meraviglie delle meraviglie) mi sarei attirata lo sganascio social e il perculamento totale indotto delle lettrici e follower che ti dicono “bello” ma pensano “che tavanata galattica!”

Perchè quando si tratta del calendario dell’avvento, molte provano ma davvero poche arrivano al traguardo.

Però… stamattina, guarda un po’ un tarlo rognoso per il Calendario dell’avvento mi avviticchiava il cervello ed i pensieri. Pensavo ai poveri nanetti, ai 3 bonzi disperati senza lo stesso, che mi dicevano, manipolativi,  “Mamma pensa ai bambini che non hanno il calendario dell’avvento” come mia madre mi diceva, quando non mangiavo, “pensa ai bambini di Bombay!”( e io capivo Pompei, non si sa per quale strana deficienza geografica) e ho deciso: non lo farò. MAI.

Li lascio senza, sopravviveranno. “Forse no – mi perculavano i colleghi, esasperati da questa mia ossessione mattutina – “forse a 16 anni fuggiranno con il primo svitato/svitata punkabbestia che gli regala un calendario dell’avvento qualunque. E nella lettera olografica di addio, te lo rinfacceranno. Lui/Lei ha finalmente colmato quel trauma infantile terribile di tu che non ci facevi il calendario dell’avvento e loro propinarevi alberi di natale orrendi ed improbabili” (le cancellature sono le mie sulle coltellate grammaticali messi apposta dai miei figli, fuggitivi sedicenni, per uccidermi prima).

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Che poi in fondo, chi mai non apprezzerebbe un albero di natale appeso al soffitto stile spada di un Cavaliere Jedi? No, ma ditemelo voi.

Ma basta mi sono detta. E che sarà mai? Preparerò un fantastico calendario dell’avvento, pieno di cioccolata, buone intenzioni, libri e regalini. Mi adoreranno, loderanno le mie lodi a tutti i compagni di classe.

Poi, realizzo che è il 1 dicembre, mi ricordo che abbiamo una tradizione diversa a casa mia, creata in una notte di follie alcoliche con l’ING, il temibile Elfo Peppone. 

Questo tipo che arriva dal Polo Nord tutte le sere di dicembre, nasconde pensierini a casa nostra in posti improbabili tipo la cesta della biancheria, la lavatrice, dentro ai cassetti della biancheria intima e una volta nella vasca.

Questo elfo disadattato che ha fatto piangere tantissimi amichetti dei bonzi negli anni che all’idea di un elfo di nome peppone probabilmente si immaginavano un brutto elfo con neo sul naso e orecchie pelose in giro al buio della casa, è un amico fisso. Ogni anno poi è diventato più tirchio e quindi Tommaso, Flavia e Lorenzo lo odiano anche un po’ per queste ristrettezze economiche, ma c’è la CRISI, anche al Polo Nord.

Così stasera, apriremo il nostro calendario dell’avvento che è un libro (ma veramente avevate creduto che una mamma blogger non ce l’avesse?  PIVELLINE), con una filastrocca per ogni giorno di attesa,

Calendario dell’avvento di Paola Fabris

 

leggeremo la filastrocca del 1 dicembre, a cui BonzoMamma, io, inventerà versi improvvisati per spiegare dove sono nascosti i pensierini, e partirà la caccia al tesoro serale, fra risate e grugniti se il presente non piace.

 

 

 

Perchè oggi 1 dicembre

inizia l’attesa infinita e fremente

del Natale e della sua magia

e non può che farlo in poesia.

Arriva trafelato l’elfo Peppone

sempre in ritardo, noto pigrone

cosa porterà a chi lo aspetta?

Lo scopriremo stasera in diretta.

Per me, stamani, ci ha già pensato

La missiva di Equitalia mi ha recapitato.

 

Arianna

 

Arianna

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