E’ l’ora di andare a letto, i rituali della buonanotte sono esauriti e mia figlia abbraccia il suo peluche preferito e si circonda di mille animali di pezza. Il suo compagno dei sogni ha un significato speciale e favorisce un sonno sereno. E voi lo avete ancora un compagno dei sogni?
“C’era una volta, un gigante e una principessa… ” come ogni sera inizio a raccontare le favole della buonanotte insieme a letture più adatte ai più grandicelli come la Mitologia Greca, e non finiamo mai. Quando però l’orologio mostra le 21:30 si va a letto, tutti i gemelli e Nanùzz. Mugugnando e lamentandosi ciascuno si incammina verso il proprio letto.
Tommaso e Lorenzo salgono le scale verso il loro soppalco e Flavia raggiunge il suo letto rialzato e iniziano a raccogliere i loro “compagno dei sogni”.
In famiglia diamo un nome “bonzico” a tutto ciò che ci piace: la logoterapista è diventata la “dottoressa delle parole”, la neuropsichiatra “la dottoressa del sorriso”. Il peluche o l’oggetto transizionale che ci accompagna durante la notte è il “compagno dei sogni”.
Serve un’oggetto transizionale?
Ciascun bambino sviluppa o meno l’attaccamento a un oggetto transizionale durante i primi 12 mesi dalla nascita, è un qualunque oggetto o materiale, magari impregnato dell’odore della mamma che torna al lavoro, che lo aiuta a non sentirsi solo, a coccolarsi. Spesso questo rito viene suggerito dagli esperti come aiuto quando la mamma torna al lavoro. Io ci ho provato con tutti e tre, ma nessuno lo ha voluto. Pensavo fossero autonomi, indipendenti… invece semplicemente lo hanno adottato più tardi e non un semplice peluche, almeno tutti.
Che compagno dei sogni hanno i nostri figli?
Stasera ho guardato il cagnolino compagno dei sogni di Flavia appoggiato sul tavolo della cucina, mentre lei guarda la TV e ho avuto nostalgia del mio compagno dei sogni.

Il mio peluche era ridotto molto peggio di così, smangiucchiato e strapazzato di coccole, ma era sempre con me la notte, abbracciato stretto stretto. Lo amavo teneramente, mi calmava e mi ninnava. Non so che fine abbia fatto e me ne dispiaccio. Però… I miei figli hanno la stessa tenerezza verso i loro compagni dei sogni.
Flavia ha il suo cagnolino preferito, di cui non vuole dire il nome e i suoi amici, Tommaso ha libri e fumetti che escono da ogni parte del letto, Lorenzo una serie di Paw Patrols e macchinette che vivono nel suo letto, ogni notte. Questi compagni di sogni vivono una vita esclusivamente nottura, accanto ai miei figli. Li tranquillizzano e li coccolano. Il che essendo tre mi aiuta parecchio.
Fino a che età il peluche?
Io ho dormito con il mio Moncici e i suoi amici fino ai 30 anni, anche dopo, a essere sincera. Magari non li abbracciavo ma li poggiavo ai piedi del letto, ricordo di notti piene di maghi, fate e unicorni, una mano di magia durante le notti da adulta quando le responsabilità crescono e la fantasia sembra diminuire.
Perchè i peluche, i compagni dei sogni, sono degli amici protettivi adesso ma lo saranno finché non si sentiranno pronti ad avere altri compagni di sogni o semplicemente saranno compagni di sogni di loro stessi.
Buonanotte piccolini e buonanotte genitori, che il sonno vi porti magia e sole.
Arianna