Oggi anzi ieri,16 dicembvre, il nostro primo open day delle scuole medie. Il primo assaggio della bellezza dell’adolescenza si è compiuto, tra laboratori e futuri di autonomia.
In aula magna ci hanno accolto i Professori, “mamma si dice Prof. Mi fai vergognare!”. Noi genitori a domandare, i bambini ad ascoltare e immaginare laboratori di scienza e lingua, computer e palestra.
Noi genitori a chiedere di compiti, verifiche e voti, i bambini sono volati ad esplorare le aule da frequentare. Sono usciti dalla doppia porta, accompagnati dalla Prof. e ci hanno lasciati lì. Improvvisamente mi sono mancati Tommaso e Flavia, non erano più ai miei fianchi, seduti accanto a me, erano da soli a scoprire il loro futuro. L’anno che li aspetta, la meraviglia della scuola che li porterà verso un’altra età.
Io ero sola, circondata da domande intelligenti e banali, da paure genitoriali. Io ero sognante di tornare su quei banchi col professore di scienze che parlava di classe capovolta, alla finlandese, e con la prof. di lettere che spiegava gli approcci alla lettura. Ricordavo di gonne tirate sul ginocchio, di sorrisi timidi e primo approccio. Ero sola, ma bene accompagnata dalla nostalgia dell’adolescenza, dalle prime passeggiate con gli amici, dei primi cinema e dei primi viaggi in autobus. Il primo sapore
Eravamo tanti in aula magna ad ascoltare di campi scuola e calcolatrici, mentre i gemelli correvano con i loro futuri amici.
OPEN DAY DELLE MEDIE COSA CHIEDERE?
E qui lo chiedo anche a voi, magari genitori di figli già “grandi”. Io non mi sono alzata per fare domande, ero lì soprattutto per sentire a pelle se mi piacevano o meno i professori e la scuola. Mi piace ascoltare, istintivamente isolo le parole che cerco, identifico le mancanze che non mi piacciono e ne traggo una prima impressione, che raramente sbaglia.
Io mi devo innamorare della scuola dei miei figli, poi do l’anima per supportare loro e la scuola se necessario (chi mi segue sa che per la Trento e Trieste, la loro elementare sto facendo di tutto e con successo). Perchè la scuola pubblica è in difficoltà ma se la comunità dei docenti e dei discenti è preziosa ogni aiuto genitoriale che non sia invadente è ben accetto.
I discorsi dei professori mi hanno convinto, mi sono sembrati preparati, anche per le lingue straniere. E’ una scuola musicale, ci saranno delle selezioni in febbraio e saranno poi i professori a decidere se l’alunno è portato e quale strumento potrà suonare.
L’ISCRIZIONE ALLE PRIME: COME FUNZIONA
Dal 16 gennaio è possibile iscriversi fino al 6 febbraio online sul sito del Ministero della Pubblica Istruzione. Per capirne qualcosa leggete l’articolo del Post: http://www.ilpost.it/2018/01/16/miur-iscrizione-istruzione-scuole/
E crescono.