I miei Pensierini per il 2018

Vacanze di Natale 2017, cosa abbiamo fatto, come le abbiamo trascorse e cosa ci aspetta nel 2018. Un non bilancio come piace a me >>

E’ iniziato il 2018. Quindi Buon anno, davvero di cuore.

Che sia un anno di gentilezza, rispetto per gli altri, condivisione e collaborazione con chi vi sta accanto, successi e critiche costruttive, telefilm imperdibili e appassionanti e tantissima passione con i vostri partner. 

Che siano 12 mesi di vita, vera, appassionata e coinvolgente, trascinante e movimentata. In parole povere, di gioie e dolori. Qualunque essi siano. Perchè così si vive, non paralizzati e immobilizzati dalla paura e dal timore.

Noi abbiamo scelto di abbracciare il motto #BeRebel, prima di tutto verso la tendenza comune dello stagnare nel malessere. Non cerchiamo la felicità a ogni costo, ma la vita, l’emozione, la costruzione.

I programmi del 2018

Quello che sappiamo dei prossimi 12 mesi:

  1. ci aspetta la scelta della scuola media e della scuola elementare, perchè Tommaso e Flavia hanno compiuto 10 anni e Lorenzo si avvicina alla prima. Lasciamo un ciclo di vita, come famiglia, quello dei 0-6 che ci ha reso una famiglia, e ci appropinquiamo all’adolescenza. La temuta età dei teen-agers.
  2. le vacanze estive saranno senza compiti per la prima volta da 5 anni
  3. a giugno arriveranno i cellulari per Tommaso e Flavia
  4. il Prof Ing viaggerà un po’ più spesso per ricerca e lavoro
  5. In qualche punto di questo anno una nuova casa o qualche nuova sistemazione per la vecchia ci aspetta

Quello che non sappiamo dei prossimi 12 mesi:

TUTTO

Un limbo nebbioso ci copre la visuale e per la prima volta in molti anni, non mi interessa fare un bilancio del 2017 e stilare liste di piani e di sogni per il 2018. Ho trascorso così questa ultima settimana di ferie con tutta la mia famiglia, senza programmare una giornata, se non alla mattina, seguendo il nostro istinto e i nostri desideri per la giornata. A volte è andata meravigliosamente bene, altre volte scelte apparentemente fantastiche non si sono rivelate tali.

Va così, seguiamo la corrente, che abbiamo scelto di seguire. Questo per me fa la differenza.

#BeRebel per noi è in queste semplici parole.

In queste due settimane abbiamo trascorso Natale in montagna, lavorato qualche giorno, festeggiato il compleanno del Prof e dei gemelli, acceso stelline di Capodanno con le famiglie delle mie amiche Micaela delle M Cronache e Graziana, una social media manager in crescita.

Abbiamo dormito, mangiato e festeggiato, giocato e studiato (con enorme fatica). Abbiamo fatto qualche riflessione terapeutica di coppia e di famiglia.

Io e il Prof Ing abbiamo cenato fuori,  passeggiato, vissuto una passione antica da adolescenti tra urla e rinfacci per chiudere con riappacificazioni da sogno e soprattutto con chiacchiere e risate la mattina presto, abbracciati nel lettone.

Lorenzo ha smesso di venire a dormire nel lettone di notte. E’ stata una decisione dolorosa per noi genitori ma molto utile per la mia schiena e la sua autonomia.

Lorenzo ha inventato la lingua al contrario, parla idiomi antichi che si inventa la notte, scrive lettere arzigogolate a amici immaginari, somiglia sempre di più a noi. A questa famiglia strana, dove la cultura esce da sculture dei Lego, si vive con passeggiate al Foro e al Palatino e si costruisce con dialoghi matematici in viaggi lunghi in macchina. E’ una famiglia dove lui, entusiasta e manesco a volte, sembra esserci capitato quasi per caso e invece non è così. Vorrei a volte, quando la notte mi sorprende con pensieri di morti improvvise e paure del futuro poter essere diversi, che so sportivi. Poi mi rendo conto che ogni famiglia definisce i suoi membri per quello che sono le esperienze. E a me piace così.

Flavia ed io siamo state al Teatro dell’Opera da sole a gustarci “Lo Schiaccianoci”, ha fatto shopping da signorina con me, ha provato millemilavestiti e scelto i suoi vestiti. Nulla di sobrio, nulla che somiglia a me e alla mia adolescenza da “mi veste mia madre”. La mia piccola etoile è sempre più bella e se stessa. Non è la classica ragazzina da gonna, anzi, è testarda e determinata quanto basta.

Tommaso ha pattinato, fatto esperimenti, provato a imbrogliare i suoi genitori in un gioco di crescita che inizia ora e finirà a 18 anni. Ha perso per ora, ma ci riproverà e forse un giorno vincerà lui e si renderà conto che a quel punto non gli servirà più. E’ stato generoso all’inverosimile dimostrandomi quanto io sia prevenuta a volte. E qui si ha vinto lui, e sono grata.

I parenti ci sono stati, poco e troppo. Certi soli e certe case che per noi sono Natale, sono state solo voci al telefono o via Skype. Mi ha fatto male sentirle, vederle e non poterle abbracciare forte. Però ci sono realtà non cambiabili e scelte fatte per amore. Torneremo a trascorrere le vacanze di Natale oltreoceano un giorno, che non poteva essere questo Natale.

Mi sono mancati mio padre e mia suocera, ogni momento di festa senza di loro nasconde un sottofondo di nostalgia. Io credo profondamente che sono con noi e questa fede mi aiuta. Oggi ho messo la tovaglia di Franca, come a Natale, con la foto di papo che ci guarda dal camino per tamponare un po’ la loro assenza. Queste pezze di presenza aiutano.

In queste ore di pigro pomeriggio quando i miei figli giocano insieme da 3 ore, senza urlarsi contro, pieghe riverse di riflessioni mi attraversano lente.

Vedo un mondo digitale cambiare, vedo blog evolvere e altri morire, leggo capriole grammaticali per assurgere a star dei social, valuto questi cambiamenti con calma e mi rendo conto che io ho voglia di essere ancora diversa, di scegliere temi non ovvi, paesi in cui viaggiare dove non siano stati millemila colleghi, raccontare esperienze non banali. Ho ormai un’età in cui lo sperimentare ha la forma dell’esperienza che guida le scelte. Non potrei mai improvvisarmi in progetti che non sento miei, mentre per una mia passione potrei anche costruire muri e stuccarli.

Ho scritto molto, ho scritto di pancia e di testa. Ho raccontato pezzi di vita, pensieri sparsi, come molto tempo fa.

Buon anno a tutti!

 

 

 

 

 

 

 

 

Arianna

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